Cablegate 2010: Il volto nascosto della più grande fuga di notizie nella storia!

“È pericoloso aver ragione quando le autorità costituite hanno torto” (Voltaire).

A partire da 28 novembre 2010 Wikileaks ha iniziato a pubblicare una serie di 251.287 documenti contenti informazioni inviate da circa 300 ambasciate americane sparse per il mondo.

La pubblicazione è iniziata con appena 300 documenti che hanno smosso le acque di tutto il mondo, non per la loro natura scandalistica, ma per il grande imbarazzo a cui hanno sottoposto gli USA. Molti dei documenti sono, infatti, di grado “confidenziale” e non fanno altro che dipingere con occhi imparziali la situazione politica, finanziaria e sociale dei vari paesi del mondo.
Inclusi in questi report effettuati dagli ambasciatori americani vi sono valutazioni sul comportamento pubblico e privato dei vari esponenti politici non sempre propriamente “elogiativi”. Fra loro vi sono il presidente francese Sarkozy, il russo Putin, e l’italiano Berlusconi.

La vera pericolosità di Cablegate, di cui poco si parla, riguarda però la situazione in medio oriente, dove i documenti rivelano le contraddittorie posizioni degli alleati degli Stati Uniti come l’Arabia Saudita, principale fiancheggiatore degli Stati Uniti e, nel contempo, segretamente (a quanto riferiscono le spie americane) principale finanziatrice della rete terroristica di Al Quaida, o dei missili avanzati ottenuti dall’Iran con l’aiuto della Corea del Nord, o di una spedizione illegale di uranio arricchito che ha quasi causato un disastro ecologico nel 2009 fatto passare sotto silenzio, o dei tentativi di corruzione nei confronti della giustizia nigeriana della multinazionale USA Pfizer, che sperimentava il proprio farmaco (trovafloxacina) in modo “non etico”, causa di una epidemia di meningite che sterminò la popolazione nigeriana nel 1996. Gli argomenti trattati vanno dalle “sospette” relazioni italo-russe alle congiure internazionali, per chi volesse approfondire rimando al sito di Wikileaks, dove si possono liberamente scaricare le copie originali e tradotte dei vari documenti pubblicati. L’Italia, purtroppo, non ne esce benissimo: per l’ambasciatore americano gli italiani sono paranoici e “conspiracy-minded”, governati da un leder inefficace, che spende le proprie energie in festini notturni che non gli permettono di riposarsi abbastanza1.

Le reazioni ufficiali di tutti i paesi sono state di condanna nei confronti di Wikileaks, e in particolar modo verso Julian Assange, suo portavoce, che qualcuno, come Tom Flangam, professore di scienze politiche all’università di Calgary, ha suggerito addirittura dovesse essere assassinato, l’Iran ha accusato il governo degli Stati Uniti di aver fatto trapelare di proposito questi documenti per screditarlo, e Isdraele grida, controcorrente, la legittimità dell’azione e la verità delle notizie. Putin ha definito “calunioso” il soprannome assegnatogli nei file di “alpha dog” e ha intimato gli USA di non mettere il naso negli affari che non li riguardano. In totale contrapposizione si pone l’implicita frecciata agli Stati Uniti di Hugo Chàvez, presidente del Venezuela, che ha dichiarato: “Devo congratularmi con la gente di Wikileaks per la loro audacia e il loro coraggio”.

Ma dietro le reazioni ufficiali ci sono quelle, molto più significative, non ufficiali, espresse dai cittadini stessi. Sono nate molti gruppi di discussione per capire se effettivamente l’azione di Wikileaks sia eroica o condannabile: e tu, come la pensi?

1Dal documento VZCZCXR01363, originariamente “Berlusconi frequents late nights and penchant for partying hard mean he does not get sufficient rest”